mercoledì 8 settembre 2010

L'astronomia armena

      L’Armenia è uno dei centri più importanti di astronomia. Le tracce dell’attività astronomica sul suo territorio moderno si possono trovare nell’arte rupestre (numerosi petroglifi raffiguranti il sole, la luna,  corpi celesti e costellazioni), nei resti degli antichi osservatori (Qarahunge e Metzamor), nell’antico calendario Armeno, nei numerosi termini e nomi astronomici utilizzati in lingua armena sin dal II-I millennio a.C., nella mappa celeste risalente al Medievo. Questa antichissima tradizione oggi continua con l’attività di uno dei più grandi osservatori moderni dell’area ex sovietica : l’Osservatorio Astrofisico di Byurakan.
Petroglifi rappresentanti costellazioni
      Le costellazioni: si pensa che la divisione del cielo in costellazioni avvenne alcuni millenni fa sull’altopiano Armeno. Secondo l’astronomo e storico della scienza Olkott, i segni zodiacali riproducono gli animali che abitavano all’epoca il territorio armeno e i suoi dintorni. Inoltre, molte costellazioni hanno i propri nomi armeni diversi da quelli greci, anche se con quest'ultimi  hanno un significato affine.
      Il calendario Armeno: gli Armeni usavano il calendario lunare e in seguito lunare e solare, che verso la metà del I millennio a.C. fu trasformato in calendario solare. La datazione del calendario comincia dall’anno 2492 a.C. in cui secondo la leggenda, il progenitore degli Armeni, Hayk, sconfisse in battaglia il tiranno Bel, uccidendolo. Il calendario era composto di  365 giorni (12 mesi di 30 gg. e un mese aggiuntivo di 5 gg.). Così come i mesi, anche i giorni avevano i propri nomi che corrispondevano ai nomi dei figli o discendenti di Hayk. L’anno nuovo cominciava con Navasard (corrispondeva all’11 agosto), quando si avviava la raccolta dell’uva e la costellazione Orione (l’armena “Hayk”) diventava visibile nel cielo notturno. Il grande calendario Armeno fu introdotto nel VI sec. ricalcolando la differenza con quello Giuliano.
Badalian H.S. 1970, History of Calendar, Publishing House of the Armenian Academy of Sciences, Yerevan, (in Armenian).
Broutian G.H. 1997, The Armenian Calendar, Echmiatzin Publishing House, Echmiatzin, 560p. (in Armenian)
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