giovedì 29 luglio 2010

Uno dei grandi

Cantante, cantautore e attore cinematografico francese CHARLES AZNAVOUR detto il "Frank Sinatra della Francia", canta in sei lingue e si è esibito in molte parti del mondo. Ha dato lustro alla Francia ed è stato insignito della Legion d'Onore. È ambasciatore dell'Armenia in Svizzera dal 12 febbraio 2009.
Chissà come sarebbe andata la vita di Shahnour Vaghinagh Aznavourian (chiamato alla francese Charles Aznavour) se non fosse nato per caso a Parigi il 22 maggio 1924, dove i suoi genitori erano in attesa del visto per gli Stati Uniti. Suo padre, armeno della provincia georgiana dell’Impero russo, e la madre, da una famiglia di commercianti armeni della Turchia, arrivarono a Parigi all’inizio degli anni ‘20 dalla Russia, avendo attraversato tutta l’Europa. Dopo la sua nascita la famiglia decise di stabilirsi a Parigi. Il padre che aveva una voce da baritono aprì un piccolo ristorante, dove cantava per gli immigrati. Già all’età di 9 anni Charles cominciò a cantare e esibirsi sul palcoscenico. Nel 1936 debuttò al cinema. Nel 1939 il padre partì volontario per il fronte e Charles, costretto a lavorare, lasciò la scuola teatrale TSF.
 Il suo colpo di fortuna lo ebbe quando fu scoperto nel 1946 da Édith Piaf che lo portò in tournée in Francia e negli Stati Uniti. La maggior parte delle sue canzoni parlano d'amore e nella sua lunga carriera ne ha scritte oltre 1000. Ha cantato alla Carnegie Hall ed in tutti i maggiori teatri del mondo; ha duettato con star internazionali del calibro di Liza Minnelli, Compay Segundo, Céline Dion.
Gli anni Settanta sono il periodo di maggiore successo per Aznavour, soprattutto nel Regno Unito, dove arriva al primo posto in classifica.
Nel 1988 scrive insieme al cognato e coautore Georges Garvarentz “Pour toi Armenie”, un brano dedicato alle vittime del terremoto in Armenia: la canzone rimane ai vertici delle classifiche per tredici settimane.
 Molte sue produzioni sono state interpretate da grandi della canzone mondiale: da Fred Astaire a Bing Crosby passando per Ray Charles e Liza Minnelli.
Nel 2006 parte per Cuba dove insieme a Chucho Valdés compone l’album «Color Ma Vie», pubblicato nel febbraio del 2007.
Il 30 settembre 2006 con le altre star francesi dà un concerto sulla piazza della Repubblica di Yerevan in occasione dell'inaugurazione dell'Anno armeno in Francia.



Nonostante i suoi 89 anni non smette di esibirsi in pubblico. Il 16 luglio ha cantato sulla piazza San Marco a Venezia. Leggete la curiosa intervista con l’inviato de Il Corriere della sera.


lunedì 26 luglio 2010

La lingua armena

La lingua armena è di ceppo indoeuropeo in cui occupa una nicchia a sé stante.
Alfabeto armeno
L’alfabeto armeno, aybuben (այբուբեն) così chiamato dai nomi delle due lettere dell'alfabeto armeno A ayb (Ա այբ) e B ben (Բ բեն)  inventato nel 405 dal monaco armeno Mesrop Mashtots, proclamato in seguito santo, è considerato dal suo popolo il “dono di Dio”. All’epoca, esisteva già una lingua parlata, ma i testi sacri erano solo in greco o siriaco. Il monaco capiva la necessità di una lingua scritta per la diffusione della parola di Dio. Dopo tanti peregrinazioni, ricerche, veglie, come narra lo storico, ebbe una visione: “…vide nel laboratorio del suo cuore una mano che, apparendo agli occhi dell'anima, tracciava le lettere...".
L’alfabeto originario di 36 lettere è arrivato ai giorni nostri. Nel medioevo ne furono aggiunte altre due.
La lingua scritta armena che era in uso fino al XVII sec. si chiama grabar - armeno antico. In seguito si formò asharhabar - armeno moderno con i suoi due dialetti principali: orientale e occidentale. La versione orientale è la lingua della popolazione dell’Armenia moderna, che occupa la parte orientale dell’Armenia storica, e della diaspora armena dell’Iran.
Il dialetto occidentale era diffuso fra la popolazione armena che abitava la regione dell’Anatolia e dopo i tragici avvenimenti del 1915 divenne la lingua della diaspora sparsa per il mondo (USA, Francia, Canada, Italia, Siria, Libano ecc.).

venerdì 23 luglio 2010

Dov'è l'Armenia? Chi sono gli Armeni?

     Da quindici anni mi tocca spesso rispondere alla stessa domanda: dov’è l’Armenia?
     C’è l’Armenia storica che occupa una vasta area dell’altopiano Armeno a sud della catena del Grande Caucaso, fra il Mar Nero e il Mar Caspio, ai piedi del monte biblico Ararat (5165m) dove secondo il Vecchio Testamento approdò l’Arca di Noé.
     L’Armenia in armeno è Hayastan, cioè paese di Hayk, secondo la tradizione, nipote di Noé, progenitore di tutti gli Armeni. L’Armenia di oggi (decima parte dell’Armenia storica) è una delle 15 repubbliche ex-sovietiche, divenuta indipendente nell’1991.
Armenia Moderna
          Stretta a nord dalla Georgia, a est dall’Azerbaigian, a sud dall’Iran e a sud-ovest dalla Turchia, non ha accesso al mare. La sua superficie di 29.800 km2  è un altipiano con  quota media 1700 m. Il monte più alto è l’Aragats con le sue quattro vette di cui la più alta  è di 4095 m. La sua capitale, Yerevan, è adagiata nella pianura (1000 m s.l.m.) del monte Ararat che domina, perennemente innevato, tutto il paesaggio sottostante. Dei tre laghi (Van, Urmia e Sevan) dell’antico Regno d’Armenia, il territorio attuale può sfoggiare solo Sevan (1898 m s.l.m.) uno dei più grandi laghi d’alta quota al mondo.Gli antenati degli Armeni, assieme alle popolazioni frigie, raggiunsero l’Anatolia all’inizio del I millennio a.C. Qui si fusero con le popolazioni autoctone del regno dell’Urartu dando origine al popolo armeno. 
     Nonostante continue e numerose invasioni e domini nel corso di tre millenni della loro travagliata storia, gli Armeni riuscirono a conservare la loro identità etnica, grazie a tre elementi importanti: lingua parlata, alfabeto e fede cristiana.